Carissimo Presidente.
Nell’apprendere da mia moglie nelle brevi visite In Ospedale il continuo Interessamento da parte Sua o dei suoi Collaboratoti, su come si stava evolven­do la mia situazione durante e dopo il trapianto. ho provato gioia e stima d’appartenenza alla vostra Associazione.
Vorrei potervi ringraziare personalmente con una stretta di mano, ma purtroppo l’attuale mio stato di salute non me lo permette, pertanto sono ricorso a questo mio scritto, per ricordarvi che siete nel mio cuore.
Per quanto riguarda l’intervento e andato bene, il rene ha iniziato a funzionare ancora in sala operato­ria. Durante I quindici giorni di ricovero la situazione è migliorata di giorno in giorno, la febbre fino ad ora non è mai comparsa, per ora sta procedendo bene, speriamo di continuare cosi.
Durante la mia permanenza in Ospedale, nei lunghi giorni, per lo più trascorsi nella solitudine e nel silen­zio, ho avuto modo di considerare il grande sublime gesto ricevuto, frutto di tanto lavoro fatto da tutti voi nel sensibilizzare, per mezzo di stampa, durante gli Incontri con gli alunni nelle scuole, nelle piazze, du­rante la giornata della rosa e altre, nelle serate tenute in vari paesi, città e a contatto continuo con la gente spiegando loro il vostro obiettivo.
Non dimentico la sensibilità dei medici che quoti­dianamente sanno affrontare quel momenti molto difficili in cui la morte celebrale sopraggiunge, incon­trando i sentimenti del familiari. chiedendo loro la volontà del loro caro.
Per il lavoro fatto e per grande dono ricevuto non potrò mai dimenticare tutto questo, anzi dovrò cu­stodire gelosamente quanto avuto, ricordando nelle mie preghiere chi mi ha permesso di riceverlo.
Grazie a tutti, ma ora più che mai, sarà una gioia te­stimoniare come vivevo prima con la dialisi e come vivo da trapiantato, lanciando questo messaggio di vita ai giovani e pensando alle tante persone che soffrono per la salute persa e che pur di sopravvive­re lottano strenuamente ogni glomo e la cui unica speranza e avere la gioia di ammirare un gesto di sublime sensibilità quale la donazione.
Termino questo mio scritto ringraziandovi ancora per il vostro inarrestabile lavoro, ricordandovi, che appe­na il mio fisico me lo permetterà, sarete miei ospiti in una giornata speciale dedicata al donatore organizza­ta dal mio groppo comunale A.I.D.O.
Vi saluto con un abbraccio a Lei a tutti I suoi Collabo­ratori e alle rispettive famiglie.
Eligio Munari
Mason Vicentino 05 aprile 2007

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