SALUTE/TRAPIANTI: APPELLO DEI NEFROLOGI, ‘DONATE PIU’ RENI’

(ASCA) – Roma, 7 ott – Liste di attesa troppo lunghe e organi insufficienti. E’ l’odissea per i pazienti con insufficienza renale per i quali lanciano un appello i nefrologi riuniti a Rimini per il 51* Congresso della Societa’ Italiana di Nefrologia (6-9 ottobre). ”Servono piu’ donatori viventi”, afferma Alessandro Amore dell’Ospedale Regina Margherita di Torino nelle vesti di presidente del Comitato scientifico del Congresso. ”In Italia il trapianto da vivente, anche se offre una sicurezza di migliore funzionamento e sopravvivenza dell’organo trapiantato, e’ poco diffuso – spiega Amore – e la maggior parte dei trapianti sono effettuati grazie a donatori cadaveri possono essere sia i genitori che i fratelli e le sorelle del paziente”. In altri Paesi del Nord-Europa, sottolinea l’esperto, sono state condotte efficaci campagne per informare pazienti e familiari sull’opportunita’ di donare e trapiantare un rene da vivente, che resta ancora la prima scelta nel trattamento delle malattie renali per la qualita’ dell’organo trapiantato e per la possibilita’ di evitare le pesanti conseguenze della dialisi. ”Donatori di rene – ricorda l’esperto – possono essere sia i genitori che i fratelli e le sorelle del paziente. Oltre alla buona condizione di salute del donatore occorre una identita’ di gruppo sanguigno e una, anche se parziale (50% nel caso dei genitori, variabile nel caso che il donatore sia un fratello) identita’ del patrimonio genetico.

Comments are closed.