Tragedia in pista muore trapiantato

Nell’incidente sulle piste aveva riportato lesioni serie, un’emorragia interna all’addome, ma l’operazione effettuata nell’ospedale di Sondrio era andata bene.

Alla famiglia di Elio Ceccon e a tutta l’ANED le condoglianze dell’A.N.T.O.

(Il Giorno) – Sondrio, 26 gennaio 2011 – Nell’incidente sulle piste aveva riportato lesioni serie, un’emorragia interna all’addome, ma l’operazione effettuata nell’ospedale di Sondrio era andata bene, le condizioni erano in lento miglioramento. Poi, improvvisamente e inaspettatamente, il tracollo e la morte sopraggiunta a seguito di una grave aritmia. Non ce l’ha fatta Elio Ceccon, il 48enne, trapiantato residente ad Aosta, rimasto ferito sulle piste del Palù lunedì mattina. L’uomo si trovava in Valmalenco per i tradizionali Giochi invernali Aned (Associazione nazionale emodializzati dialisi e trapianto), che da qualche anno vengono organizzati a Chiesa e che ora, dopo questa tragedia, sono stati ovviamente sospesi.

“Siamo tutti sotto chock per la morte di Elio – afferma Anna Maria Bernasconi, presidentessa dell’associazione -. Abbiamo deciso comunque di rimanere a Chiesa, anche se le gare sono sospese, perché lui avrebbe voluto così. Stiamo organizzando per il fine settimana una sciata collettiva per ricordarlo. Elio era un grande sportivo e una persona incantevole, ha combattuto a lungo contro la malattia e aiutato molto gli altri in questa difficile battaglia. Era un vero e proprio punto di riferimento per noi, è stato coordinatore della squadra nazionale Aned Sport, attivo sia nel mondo del ciclismo che in quello dello sci. Ma era un punto di riferimento anche morale, una persona bella e onesta. Questo lutto ci colpisce proprio in un momento di gioia, quello dei giochi invernali, a cui Elio teneva tantissimo”.

Elio Ceccon lascia la moglie, Enrica Vitali e la figlia Alessandra. Dopo avere subito un trapianto di rene nel 1997, aveva più volte partecipato a campionati nazionali e internazionali di sci alpino e di ciclismo per trapiantati conquistando molte vittorie. Inoltre era presidente del gruppo sportivo «Aquile della Valle d’Aosta» di ciclismo. Amava tutte le discipline sportive, unendo ad esse attività di solidarietà e beneficienza. Tra queste i volontari del soccorso della Valpelline dove ha prestato l’ultimo servizio solo 10 anni fa e un’attività costante di impegno a favore della donazione di organi e per la crescita dei trapianti in Valle d’Aosta.

“Ciao , domani partenza per settimana bianca. Saluti a tutti ci vediamo per il giro del Lago Maggiore…”. Queste le ultime parole lasciate sulla bacheca della sua pagina di Facebook. Una settimana bianca che si è però trasformata in tragedia. L’incidente è avvenuto lunedì mattina intorno alle 10.30. Sulle cause e la dinamica sono ancora in corso accertamenti da parte di carabinieri e polizia, intervenuti per i primi soccorsi lungo le piste, sulle quali prestano servizio alcuni pubblici ufficiali addestrati per questi interventi. Pare comunque che il 48enne, che stava scendendo lungo la pista nera del Palù, arrivato quasi in fondo abbia perso il controllo degli sci e sia finito sulla neve fresca accanto al tracciato. Probabilmente ha incontrato un dosso sul suo cammino ed è caduto rovinosamente a terra. Non indossava il casco e potrebbe essere stato proprio il trauma cranico a causare il peggioramento delle condizioni, che apparivano sotto controllo.

La procura di Sondrio ha disposto l’autopsia sulla salma dell’uomo, che attendeva un trapianto per sostituire il rene ricevuto 13 anni fa. Al vaglio degli investigatori eventuali irregolarità e asperità della pista, ma il procuratore capo Fabio Napoleone sembra orientato ad aprire un fascicolo, al momento a carico di ignoti, per chiarire le esatte cause del decesso. Elio Ceccon, infatti, inizialmente ricoverato non in gravissime condizioni, dopo l’operazione per bloccare l’emmoragia addominale appariva in fase di lenta, ma graduale ripresa. Invece, nella notte, il quadro clinico è all’improvviso precipitato e l’uomo è morto.

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