TRAPIANTI: IL VENETO ALLA GUIDA DEL NORDITALIAN TRANSPLANT
(SALUTE DOMANI) – feb. 2011 – Dopo 34 anni il Veneto, con il responsabile del centro trapianti di rene e pancreas dell’Azienda Ospedaliera di Padova Paolo Rigotti, torna alla guida del NordItalian Transplant, la più importante rete trapiantistica d’Italia e tra le più importanti d’Europa, che riunisce e coordina i centri trapianti di Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche e Provincia Autonoma di Trento, che serve un’area di 19 milioni di abitanti e che nel 2010 ha visto eseguire nel suo ambito ben 1254 trapianti d’organo.
A precedere Rigotti alla presidenza del Nitp, per il Veneto, era stato il compianto professore veronese Pietro Confortini nel lontano 1977-1978. La presidenza uscente era affidata alla Lombardia. La notizia è stata ufficializzata oggi nel corso di una conferenza stampa tenutasi all’Azienda Ospedaliera di Padova alla presenza, tra gli altri, dell’assessore regionale alla sanità Luca Coletto, del direttore del Centro Nazionale Trapianti Alessandro Nanni Costa, del direttore del Nitp Mario Scalamogna, del coordinatore del Centro Regionale Trapianti Francesco Calabrò, del direttore generale dell’Azienda patavina Adriano Cestrone e dei chirurghi trapiantisti del Centro Trapianti di Padova: Gino Gerosa, Francesco Sartori, Federico Rea, Umberto Cillo, Ermanno Ancona, Giovanni Zanon, Alessandro Galan, Edoardo Midena, Bruno Azzena e Modesto Carli. Nel direttivo del Nitp entrano anche altri veneti: la responsabile del trapianto multiviscerale di Padova Patrizia Burra, il direttore della terapia intensiva di neurochirurgia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona Francesco Procaccio, il responsabile infermieristico del coordinamento regionale trapianti Roberto Tognon. “In materia di trapianti, dove anche i minuti possono salvare una vita – ha detto Coletto – una rete efficiente che collega 129 rianimazioni, 42 unità di trapianto e 5 coordinamenti regionali è fondamentale, e la Regione Veneto è orgogliosa del riconoscimento che riceve e che credo si sia meritata, grazie allo straordinario lavoro di medici ai massimi livelli e del personale infermieristico ed alla straordinaria generosità della gente veneta e delle famiglie che hanno deciso di fare un estremo atto d’amore donando gli organi di un loro congiunto scoparso. Pur in un generale momento di difficoltà finanziaria – ha garantito Coletto – non mancheremo di sostenere ed implementare l’attività trapiantistica nella nostra Regione”. Attività che, nel 2010, ha permesso di realizzare ben 419 trapianti, resi possibili da 99 donatori. “Un record – ha detto Coletto – se si considera che l’aumento dell’età media dei donatori ed un 30% di negazioni alla donazione rendono sempre più arduo il reperimento degli organi da trapiantare”. In questo quadro ha assunto un rilievo del tutto particolare il programma veneto di sviluppo del trapianto da donatore vivente, che quest’anno ha visto lievitare a 45 gli interventi di questo tipo. Molto bene in Veneto anche il procurement di organi e tessuti, che sono il 43% dell’intera area Nitp ed il 27% a livello nazionale. “Il Veneto – ha detto Nanni Costa – ha una parte rilevante nel sistema nazionale trapianti come indicano sia i numeri che la storia del trapianto in questa regione”. Nell’occasione è stato fatto anche il punto sull’attività trapiantistica specifica del centro padovano, con numeri altamente significativi. Dall’inizio dell’attività sono stati eseguiti 1132 trapianti di rene; 739 di cuore, 732 di rene pediatrico, 259 di polmone, oltre 500 di cornea. Nell’ultimo anno, i trapianti di cuore sono stati 21, dei quali 3 pediatrici; 25 quelli di polmone; 72 quelli di fegato , più 11 pediatrici, con un sempre maggior utilizzo della tecnica del “fegato diviso” (più parti dello stesso fegato per eseguire più trapianti in riceventi diversi); 92 di rene dei quali 21 da donatore vivente, più 16 pediatrici di cui 3 da donatore vivente. 100 sono stati i trapianti di cornea, oramai effettuati in day hospital e in anestesia locale; 158 i trapianti di altri tessuti, per un totale di 250.000 centimetri quadrati utilizzati.