Trapianto da donatore vivente: via libera alla legge

(Julie News) – ROMA, 16 dic. 2011 - Nella XII commissione Affari sociali della Camera è stato raggiunto l’accordo bipartisan, la cui legge - in via di approvazione - rende possibile i trapianti di pancreas, intestino e polmone da parte di donatori viventi. Con questa legge sarà possibile salvare la vita a tanti ragazzi affetti da fibrosi cistica che ogni anno muoiono in lista di attesa per un trapianto polmonare. La notizia è stata diffusa solo pochi giorni fa dalla relatrice della norma, il deputato, nonché medico, Melania Rizzoli, esponente del Pdl. “Con questa legge – ha spiegato Rizzoli – si potrà donare un lobo polmonare a un ricevente, in genere un bambino, e la donazione è generalmente materna. Alla madre l’asportazione di un lobo non compromette la salute né la respirazione che viene compensata in breve”.
La donazione genitore-figlio è stata fortemente voluta dalla deputata cattolica Paola Binetti,esponente dell’ Udc. “Questa legge – ha commentato la Binetti – si inserisce nel tema dell’etica della donazione e del dono di sé”. “Mi pare – ha aggiunto la parlamentare – un modello di vita sociale e familiare che dà ai legami interni della famiglia una nuova solidità, un nuovo spessore. Un genitore che dona una parte di se stesso sottoponendosi a un trapianto polmonare a favore di un figlio è come se desse al figlio la vita una seconda volta. L’attuale legge in vigore, permette la donazione da parte di un donatore vivente, solo per una parte del fegato e del rene. Ora, grazie alla nuova legge il trapianto sarà consentito anche per l’intestino ed il pancreas anche se questi ultimi più rari rispetto ai lobi polmonari.
“La fibrosi cistica – spiega Antonio Amoroso, coordinatore piemontese del centro trapianti – è una malattia molto diffusa che colpisce ogni anno un bambino ogni 2800 nati. È una patologia genetica ereditaria provocata da un difetto del gene CFTR. In altre parole, non funziona una proteina che controlla il passaggio del cloro all’interno delle cellule rendendo i fluidi biologici più densi, per questo è comunemente chiamata mucoviscidosi”.
“Nei nostri bronchi e polmoni – aggiunge l’immunologo delle Molinette – le secrezioni, divenendo più dense, non svolgono più il loro compito di eliminare i microbi che, ristagnando nel sistema polmonare, provocano infezioni fino a uccidere, nei casi più gravi, il malato”. Il 40 per cento dei pazienti con questo difetto genetico in lista di attesa per un trapianto polmonare ha un’età media di 15-20 anni. “Il 15-20 per cento di loro – spiega Amoroso – a oggi, muore in lista di attesa entro un anno per mancanza di un organo”.Grazie a questa nuova legge,il dono di un genitore offrirà loro una nuova speranza di vita.

Comments are closed.