Storia dell’A.N.T.O.
EDMONDO PUGNOTTI Trapiantato di cuore all’Hopital Broussais di Parigi il 9 maggio 1986. Per riconoscenza al gesto d’amore del suo donatore (un ragazzo di 17 anni morto in un incidente sportivo), durante la convalescenza promette ai medici che questo gesto non verrà in alcun modo dimenticato. Decide quindi la modalità che gli sembra più idonea: scrivere un libro, o meglio un diario, dove racconta le sue disavventure, atto che, a detta dei medici italiani e stranieri che lo curavano, gli sarebbe stato utile.
Una storia drammatica, molto triste, contrassegnata da tali e tante peripezie incredibili. Non è per dar lustro alla sua vita che scrive quelle pagine.
La vita di ogni uomo diventa importante per quello che si acquista giorno dopo giorno in determinazione, equilibrio e saggezza.
Una storia di dolore quindi, ma anche di speranza e di fiducia nell’uomo e nelle possibilità che gli permettono, talvolta, di vincere un destino avverso.
In questi casi la sofferenza, anche se potrà sembrare assurdo, diventa mezzo per conoscere se stessi, incentivo per affrontare le avversità, “molla” per non arrendersi, per continuare la lotta.
Arrendersi davanti alla malattia, disperarsi per le proprie condizioni di salute, significa soccombere alla paura, preferire inconsapevolmente la morte alla vita. Significa essere vigliacchi.
È una brutta parola, scomoda, ma deve essere usata, se è l’unico mezzo per far riflettere. Questa storia ha il suo valore: aiutare, con l’esempio, le persone che stanno arrendendosi a forze che credono maggiori di loro: persone disperate, avvilite, impaurite dalle loro condizioni di salute, persone che devono imparare a lottare, a sperare, ad andare avanti perché la posta in gioco è alta: è la Vita.
L’Associazione nasce dal libro autobiografico “Un cuore nuovo” e si chiama A.N.T.O.C. (Associazione Nazionale Trapiantati Organi e Cuore).
Dopo la stesura del libro, ancora convalescente dal trapianto, Pugnotti rilegge le pagine e le presenta alle televisioni private. Esprime il desiderio di fondare un’associazione per il dopo trapianto. La voce si sparge. Viene convocato alla RAI e presenta il suo progetto a Portobello: trasmissione condotta da Enzo Tortora. Il libro esce in tutte le librerie. Pugnotti segue di persona, instancabile, la presentazione del libro “Un cuore nuovo per lottare” e parla a tutti della prima Associazione a favore del trapiantato e del trapiantando.
Nel mese di ottobre del 1987 si trova a Bergamo, su invito del dr. Spiriti (Presidente AlDO-MI) e del dr. Brumat (AlDO nazionale), dove casualmente incontra una signora, trapiantata di cuore, che lo invita a casa sua, gli presenta la famiglia e subito diventano amici e soci.
Cominciano a lavorare In coppia: partecipano a conferenze e fanno progetti per il futuro. Decidono quindi, a loro spese, di andare dal notaio per stipulare la fondazione dell’Associazione. Il notaio, sentite le argomentazioni, offre gratuitamente la prestazione e diventa socio A.N.T.O.C.
Una volta regolarizzata la fondazione dell’Associazione, è possibile operare liberamente. SI costituisce il primo Consiglio di Amministrazione, formato da 5 membri:
Pugnotti (Presidente)
Ghidinelli (vice presidente)
Galimberti (segretaria)
Stanga (consigliere)
Strada (consigliere)
La sede AN.T.O.C., per motivi di legge, è situata nei locali di proprietà della signora Galimberti, dove l’Associazione rimane sino a fine anno.
L’A.N.T.O.C. si allarga: non è quindi più opportuno rimanere a Nembro (Bg), e si decide il trasferimento a Brescia, in un locale messo a disposizione, ad un prezzo di favore, dal consigliere Stanga, in via Carini n. 10 – 4° piano. C’è un rimpasto nel Consiglio di Amministrazione: esce Galimberti, per motivi di lontananza, ed entra, come segretaria, Maria Minelll, figura preziosa, che segue tutto l’evolversi dell’A.N.T.O.C.
L’AN.T.O.C. si allarga ulteriormente, ed entrano, come consiglieri,volti nuovi: Gilioli (trapiantato di rene), Arcelloni (contabile), Frazzini, Pezzola. Il consiglio è quindi di 11 membri soci.
Dall’A.N.T.O.C. all’A.N.T.O.
Nel 1991 l’A.N.T.O.C. toglie la C. Nella nuova riunione consiliare d’assemblea diventa A.N.T.O. Viene stipulato un nuovo verbale, con un nuovo notaio, il dr. Conti. Nuovo rimpasto al Consiglio di amministrazione:
Pugnotti presidente
Cioli vice presidente
Maggi vice presidente
Minelli segretaria
Gilioli cassiere
Zogno consigliere
Franceschini consigliere
Dolce consigliere
Perazzl consigliere
Alberti consigliere
Maggi consigliere
Betelli consigliere
Danesi consigliere
Spagnoli consigliere
Buratti consigliere
L’A.N.T.O. istituisce 4 borse di studio per giovani medici specializzandi in trapianti di rene, cuore e per la ricerca.
Partecipa inoltre alle riunioni AVIS – AlDO – ADMO, a convegni culturali, sociali, a spettacoli ed a momenti sportivi. L’Associazione inizia ad organizzare iniziative sportive per favorire l’aggregazione, e far vivere momenti di vita comunitaria all’insegna della salute: a titolo esemplificativo, si citano la Marcia “20 Km del Belgio”, le Olimpiadi dei trapiantati di cuore a Parigi, i Campionati del ’90 e l’incontro a Napoli del ’92. Sono state iniziative molto partecipate, in cui “alto” é stato lo spirito di gruppo. D’altra parte, l’attività fisica, per i trapiantati, è un potente mezzo di recupero psico-fisico ed un valido aiuto per migliorare la qualità di vita. Ogni occasione è stata promossa con l’obiettivo di potenziare il corpo e rassicurare lo spirito.
Dalla sede di via Carini, I’A.N.T.O. si trasferisce nei locali di Brescia, via Rossovera n. 9, concessi dal Comune di Brescia.
Per motivi di salute il presidente Pugnotti si dimette nel mese di marzo 1993; subentra alla guida dell’Associazione Antonio Scalvini, ottima guida e tuttora in prima linea.
Racconta a tal proposito Antonio Scalvini: “È il marzo 1993: l’A.N.T.O., che ha solamente sei anni di vita, rischia di sciogliersi. Il Presidente fondatore, cav. Edmondo Pugnotti, è costretto a dimettersi per motivi di salute e sembra difficile trovare un altro trapiantato disponibile a sostituirlo. Ovunque serpeggia un po’ di preoccupazione per la sopravvivenza dell’Associazione. È una preoccupazione fondata: l’A.N.T.O. è impegnativa. Operando a livello nazionale, ha bisogno al vertice di una persona che vi si dedichi a tempo pieno. In questo momento, la proposta viene rivolta a me, ed io, pur con tante incertezze, l’accetto. Da allora, sono 17 anni che la dirigo e ancora continuo, non senza difficoltà, ma sempre con tanto entusiasmo e voglia di fare. Sono stati anni carichi di aspettative e pieni di iniziative: tutte promosse e realizzate nel rispetto delle finalità statutarie. Sono stati anni con tante speranze, ed anche con qualche delusione. Purtroppo… Si sarebbe voluto fare di più ed anche meglio, ma le possibilità economiche e le risorse umane sempre scarse hanno “tarpato” le ali a tante belle idee. Pur tuttavia, anche con un pizzico di orgoglio, penso di poter dire che “qualcosa” è stato fatto, e che alcuni progetti importanti sono stati realizzati. Questo grazie ai Collaboratori, reperiti in seno al Consiglio di Amministrazione, ai volontari, ai Sostenitori “finanziari”, e a tutti coloro che, in maniera diversa hanno dedicato del tempo: a loro va la mia riconoscenza personale. E così, con l’aiuto di tanti, sforzandomi di non perdere mai di vista gli obiettivi, continuo anche oggi il cammino intrapreso, sempre fiducioso di poter ingrossare le fila del nostri generosi sostenitori, e sempre convinto che il “seme” della solidarietà e dell’altruismo, una volta gettato, prima o poi dia frutti abbondanti”.
L’attività dell’Associazione prosegue nella, ormai consolidata, organizzazione di manifestazioni sportive, a scopo aggregativo: indimenticabili le esperienze del Mee-ting Sportivo di Flero (Bs), delle gare ciclistiche di Flero (Bs) e di Cazzago S. Martino, della “marcia per la vita” di Berlingo (Bs).
Dal 1997 al 2000 il Consiglio di Amministrazione è composto da:
Scalvini presidente
Metelli vice presidente
Fabris vice presidente
Dessole segretaria
Gilioli tesoriere
Dolce consigliere
Tognoli consigliere
Pezzola consigliere
Graziali consigliere
Noventa consigliere
Naoni consigliere
Zanotti consigliere
Zappa consigliere
Buratti consigliere
Sono di questo triennio le celebrazioni dei primi dieci anni di vita associativa, e l’ingresso nel “Forum Nazionale delle Associazioni”, e ancora le iniziative sportive, come i Campionati Italiani Trapiantati di ciclismo di Cazzago S. Martino (Bs), la corsa a cronometro per ciclisti di Travagliato (Bs), le gare di calcio di Bovegno (Bs), la regata velica Centomiglia di Portese (Bs). Le attività proposte dall’Associazione si ampliano e si diversificano: si organizzano le prime iniziative culturali, concerti, spettacoli teatrali e convegni.
Dal 2000 al 2003 il Consiglio di Amministrazione è composto da:
Scalvini presidente
Galbardi vice presidente
Prandelli vice presidente
Dessole segretaria
Gilioli tesoriere
Bertorelli consigliere
Dolce consigliere
Fabris consigliere
Franceschini consigliere
Minelli consigliere
Noventa consigliere
Pasini consigliere
Pellizzari consigliere
Pioselli consigliere
Zanotti consigliere
Si consolidano in questo triennio le attività dell’Associazione: gli spettacoli a Ospitaletto (Bs), Travagliato (Bs), Chiuduno (Bg), e i convegni a Sarnico (Bg) diventano appuntamenti tradizionali ed irrinunciabili. Si intensificano le collaborazioni con altre realtà associative: Alfa1/AT, Avis, Aido, Ail. L’ANTO partecipa attivamente alle Giornate Nazionali della Donazione e del Trapianto di Organi, organizzate annualmente dal Ministero della Salute.
Novità rilevante il trasferimento, nel 2000, della sede di via Rossovera n. 9, all’attuale ubicazione all’interno dell’Ospedale Sant’Orsola Fatebenefratelli in via Vittorio Emanuele II, 27 presso l’ufficio volontariato.
Dal 2003 al 2006 il Consiglio di Amministrazione è composto da:
Scalvini presidente
Galbardi vice presidente
Prandelli vice presidente
Dessole segretaria
Gilioli tesoriere
Bertorelli consigliere
Dolce consigliere
Guindani consigliere
Minelli consigliere
Pioselli consigliere
Scandella consigliere
Terlenghi consigliere
Testa consigliere
Zanotti consigliere
Zucchi consigliere
L’ANTO si è ormai ritagliata un ruolo di riguardo nel panorama associativo bresciano e non, organizzando manifestazioni culturali e sportive di rilievo. A dimostrazione di ciò, nel 2004 realizza un monumento dedicato ai donatori, che hanno donato parte di sé per far vivere altre persone: l’opera marmorea viene posizionata presso gli Spedali Civili di Brescia. Per intensificare e rendere più efficace l’attività di sensibilizzazione svolta attraverso spettacoli, concerti e manifestazioni sportive, l’Associazione inizia ad entrare nelle scuole, per coinvolgere gli studenti, futuro e speranza della società, nelle tematiche inerenti la donazione ed il trapianto di organi.
Dal 2006 al 2009 il Consiglio di Amministrazione è composto da:
Scalvini presidente
Bertorelli vice presidente
Prandelli vice presidente
Dessole segretaria
Guindani tesoriere
Dolce consigliere
Galbardi consigliere
Gottardello consigliere
Minelli consigliere
Nardi consigliere
Pioselli consigliere
Ravelli consigliere
Scandella consigliere
Terlenghi consigliere
Testa consigliere
Ventura consigliere
Visini consigliere
Zanotti consigliere
Il triennio si è apre, nel 2006, con la nascita del primo Gruppo Periferico ANTO a Ghedi (Bs). Ma è il 21 Ottobre 2007 che l’ANTO vive, con emozione, una giornata straordinaria: la celebrazione dei vent’anni dalla costituzione. Un percorso lungo e tortuoso, ma I’Associazione “continua a vivere” e ad aprirsi “varchi nuovi”. La giornata di festeggiamento si svolge all’insegna della memoria, della riflessione e del ringraziamento, augurando “lunga vita all’ANTO”.
Dal 2009 al 2012 il Consiglio di Amministrazione è composto da:
Scalvini presidente
Prandelli vice presidente
Saletti vice presidente
Premoli segretaria
Minelli tesoriere
Bertorelli consigliere
Betelli consigliere
D’Angelo consigliere
Galbardi consigliere
Guindani consigliere
Paganin consigliere
Pioselli consigliere
Ravelli consigliere
Roversi consigliere
Terlenghi consigliere
Testa consigliere
Ventura consigliere
Visini consigliere
Zanotti consigliere
L’impegno dell’Associazione nel portare avanti le proprie iniziative comincia a scontrarsi con una realtà socio-economica di crisi, contrazione, decrescita: ciononostante, grazie ad una instancabile opera di sensibilizzazione che stimola la generosità del territorio, l’ANTO riesce, nonostante le difficoltà, a consolidare le manifestazioni culturali, aggregative, sociali divenute ormai consuetudine, ed a ampliare il raggio di azione, promuovendo nuove iniziative sportive e nuovi interventi nelle scuole. Nella convinzione dell’importanza di “fare rete”, rientra, dopo alcuni anni di pausa, nel Forum delle Associazioni, e si apre a nuove e proficue collaborazioni, con le Associazioni di categoria di altre regioni, con il Comune di Brescia e con una TV locale. Nell’ottica di fruizione dei nuovi media, viene realizzata una nuova versione del sito, più funzionale, aggiornata ed accattivante. A novembre 2010, arrivano, inaspettate, le dimissioni del presidente Antonio Scalvini: dopo 18 anni di attività, senza sosta e senza risparmio, Scalvini si congeda dall’ANTO per motivi personali, e vengono pertanto programmate le operazioni di rinnovo del CdA.
Dal 2011 al 2014 il Consiglio di Amministrazione è composto da:
Mascardi presidente
Paganin vice presidente
Saletti vice presidente
D’Angelo segretaria
Bertorelli tesoriere
Scalvini Past president
Galbardi consigliere
Guindani consigliere
Manenti consigliere
Minelli consigliere
Pioselli consigliere
Prandelli consigliere
Premoli consigliere
Ravelli consigliere
Roversi consigliere
Terlenghi consigliere
Scalvini acconsente di continuare a sostenere l’Associazione, accettando la carica onoraria di Past president. Il nuovo ciclo si apre “con il botto”: il grande successo del Progetto Circoscrizioni, realizzato in collaborazione con il Comune di Brescia attraverso incontri pubblici per adulti ed interventi nelle scuole bresciane, e culminato in un convegno al Teatro San Barnaba, alla presenza di medici, e Associazioni. All’ANTO ritorna anche il merito di collaborare all’organizzazione del Campionato Italiano di ciclismo per Trapiantati: un mix vincente fra volontari, sportivi, sostenitori riesce infatti a “portare a casa” il prestigioso titolo.
Ed oggi?
L’ANTO affronta in questa fase una ricorrenza storica e straordinaria: nel 2012 cade infatti il 25° anniversario della fondazione. E’ un traguardo importante, che offre l’opportunità, a chi la sappia cogliere, di guardare indietro e vedere la strada fatta, le persone incontrate, i traguardi raggiunti….ma anche, e soprattutto, di aprirsi a nuovi obiettivi. La sfida è, allo stesso tempo, difficoltosa e stimolante: in 25 anni nuove tecnologie, nuovi mezzi di comunicazione, nuovi bisogni, nuove realtà si sono affacciati all’orizzonte. La scommessa è sapersi ripensare ogni giorno.
…e la storia continua…